Mi rendo conto che può apparire strana questa discussione. Ma ciò che voglio capire è quanto ci viene naturale la capacità, in determinate situazioni ghiotte, di togliere il dito dal pulsante di scatto. Magari perchè in quell'inquadratura perfetta, con una luce perfetta si è infilato un bambino.
E se quella foto la scattiamo ugualmente, lo capiamo immediatamente che sarà solo e sempre a nostro personale uso e consumo, che non potremo mai esporla o pubblicarla in rete senza pixelare quel volto?
Oppure, secondo voi quanto è etico fotografare un barbone che dorme sul marciapiede, estrapolandolo dal contesto (o da un contesto) mostrando solo quanto può essere debordante e opprimente la miseria altrui?
Alcuni mesi fa, mentre riordinavo un armadio ho trovato le stampe di alcune street che avevo scattato non meno di 30 anni fa. Ero molto più giovane e certi problemi non me li mettevo di sicuro. E' stata una bella rimpatriata, non ricordavo nenche di averle scattate, ma di alcune mi sono vergognato di averlo fatto. Le ho distrutte senza pensarci due volte.
Ed è in questo momento che chiedo il vostro conforto: quanto siamo capaci di distinguerci dalle orde di instragrammari che infestano il pianeta? E lo siamo?
(spero di non avervi rovinato la digestione )