otturatore sul piano focale o centrale a foglia

Una domanda tecnica.

La mia nuova Fuji X100T ha un otturatore centrale a lamelle (leaf shutter lo chiamano in inglese), anziché il classico otturatore a tendina sul piano focale.

Questo tipo di otturatore permette tempi di sincronizzazione del flash molto elevati, fino al tempo dell'otturatore (1/1000'' sulla X100T se non erro).

Qualcuno mi sa spiegare il perché e sa anche spiegarmi perché si scelga di usare un tipo piuttosto che l'altro?

ciao Giovanni, ci provo...

immagina il campo ripreso dal sensore o dalla pellicola, ora immagina di coprire il tutto con il tuo otturatore, nel primo caso quello centrale hai l'apertura dei vari settori che partono dal centro, si aprono completamente come fosse un diaframma, e poi si chiudono.
In questo caso il tempo di esposizione e anche del sincronismo flash è dato meccanicamente parlando, che ad ogni tua velocità scelta avrai un momento di completa esposizione del sensore o della pellicola, quindi non vi sono troppe rogne date le velocità di esecuzione del flash o dell'otturatore.
la cosa cambia in maniera notevole al momento che si una un otturatore a tendina, sia verticale, più moderno che orizzontale; nel caso specifico si avrà la porzione da esporre completamente coperta da due tendine, parte la prima e poco dopo la seconda, tra le due vi è uno spazio aperto che variando la sua dimensione ed anche la velocità di scorrimento avrai tutta la miriade di tempi che usi, ora tu devi ( in effetti non sei tu ma la macchina ) trovare un tempo che possa andar bene anche a quello del lampeggiatore, le cose sono migliorate con il controllo elettronico dei flash, che in alcuni casi emettono una miriade di lampi in maniera da poter sopperire le due velocità di esposizione del sensore o pellicola estremamente diverse.

Primo, spero di essermi spiegato.. e secondo di non aver fatto troppi errori..

     

 

ok, forse ho capito, grazie

 

E allora passo alla domanda successiva: perché non viene impiegato più spesso? Ci saranno dei limiti da qualche parte.

Ciao,

 

dunque, l'otturatore centrale, ricordo forsetra i più noti i Copal e i Compur era/é associato più che altro al medio e specialmente al grande formato

 

 

qui é quello di una TLR tipo Rollei, molto preciso ed efficiente, sostanzialmente montato in coda all'obiettivo e non separato nel corpo, questo un Compur più grande

 

 

Nel caso della tua Fujifilm che ha ottica fissa ed é senza specchio, ha un senso, in relazione al prezzo della macchina, ma in tutti gli altri casi pretenderebbe un otturatore di precisione elettromeccanico su tutti gli obiettivi.

 

E' proprio la scelta davanti a cui hanno cambiato strada i primi produttori di reflex che avevano in mente di fare un oggetto più economico e universale delle medio formato tradizionali.

 

Come scriveva Roy più in alto, il vantagio dell'otturatore centrale è quello di essere relativamente più piccolo e di essere costruito ad iride o a foglie. Il suo movimento è più rapido e più fluido, a differenza delle due tendine delle reflex.

 

Una raffinatezza che, francamente, nell'epoca degli otturatori (e dei mirini) elettronici io vedo più di casa sulle ottiche Zeiss per Hasselblad che nelle reflex.

 

Zeiss, in realtà provò, prima dell'arrivo dei giapponesi a battere la strada dell'otturatore centrale nelle reflex (Contaflex S) ma la sincronia con lo specchio doveva essere proprio complicata.

 

Anche I primi Nikkor ho letto che erano ad otturatore centrale (Copal ?) ma là, in fondo, la fotocamera era un semplice scatolotto che su cui montare l'ottica da un lato e l'avvolgimento per la pellicola 28x20 cm dall'altro.

Grazie per la spiegazione. Tutto più chiaro ora.

 

Nel caso della X100T l'impiego interessante di questo tipo di otturatore è legato al fatto di poter usare il flash in pieno giorno con diaframma aperto (f/2) e tempi rapidi (1/1000), approfittando anche del filtro ND da 3 stop incorporato.

Sulle reflex 35mm l'otturatore centrale non è mai arrivato perchè, girala come vuoi, è più lento tutto il meccanismo e pure molto più complesso. Sulle fotocamere ad otturatore centrale come i banchi c'è un otturatore sul piano pellicola: è la lastra copri chassi (chissà come si scrive). Inquadri e focheggi a otturatore aperto. Imposti diaframma e chiudi l'otturatore (caricato). Inserisci lo chassi e TOGLI LA LASTRA DI PROTEZIONE quindi scatti.

 

Sull'Hasselblad, ma anche sulla Mamya67 e Zenze varie (ETRs SQ ecc) il meccanismo è automatizzato ma prevede comunque una occlusione a livello di piano focale (vuoi che sia lo specchio a tenuta o altro non lo so), quindi la faccenda si complica, il ciclo meccanico è più complesso quindi lento. Però non è mai stato un problema sul medio formato quello dei 5 fps! (con rulli da 24 pose ad essere larghi - 220)

 

L'otturatore centrale ci regalava il 1/500 di sincro flash perchè la sua corsa è più breve quindi non ha bisogno di ricorrere alla parzializzazione della superficie da esporre (fessura stretta che corre sulla superficie da esporre, ricoprendola tutta). Ma tieni anche conto che io non ricordo otturatori centrali con t shutter fast superiore a 1/500. Veloce sì ma, non potendo parzializzare, lì si ferma anche. 

 

Il 1/1000 della fuji lo spiego con il fatto che essendo un piccolo formato, tutto è ridotto quindi anche la corsa di chiusura delle lamelle iridee, il che consente di raggiungere quel tempo di otturazione.

 

Comunque è anche un costo in più secco secco perchè l'otturatore centrale impone della meccanica indipendente e aggiuntiva all'interno dell'obiettivo oltre che lo spazio per ficcarcelo sto benedetto otturatore a iride. Insomma, portare l'otturatore sul piano focale portava più vantaggi che svantaggi. Per contro su fotocamere medio formato l'otturatore sul piano focale era più problematico proprio per le dimensioni in gioco come nella Pentax67 (no otturatore centrale, a parte due obiettivi) l'otturatore in stoffa orizzontale era una TAPPARELLA e qui si raggiungere il limite per questo tipo di otturatori e conveniva passare al centrale, felicità dei matrimonialisti che potevano flashare in riempimento fuori dalla chiesa con la Vericolor 160

Ma l'otturatore sul corpo serve a proteggere più che altro la pellicola, specie nei cambi di ottiche (se previsti) o di magazzini/lastre.

Il vero otturatore (quello comandato con il flessibile) sta sull'obiettivo.

L'eventuale otturatore  sul pian pellicola (protezione) si apre con l'alzarsi dello specchio. 

con l'otturatore centrale la sequenza d'esposizione è

 

chiusura ott centrale e diaframma

alzo specchio + protez pellicola (che puo' essere lo specchio stesso...ma non credo)

apertura-chiusura otturatore centrale

riposizionamento specchio + protez pellicola

apertura ott centrale e diaframma.

 

L'otturatore centrale protegge il film solo durante l'esposizione altrimenti è aperto. Se non fosse cosi' nel mirino dell'Hasselblad non vedremmo un cacchio

 

Non è così nella Hasselblad SWCM il cui 38mm Biogon ad otturatore centrale è sempre chiuso (se non durante l'esposizione).

Del resto è una fotocamera con mirino a traguardo

Un paio di considerazioni alle ottime descrizioni fin qui messe...

 

Gli otturatori centrali sono piú semplici ed economici di quelli a tendina sul piano focale, non il contrario. 

 

Sul grande formato sono praticamente obbligatori per un semplicissimo fatto... Pensate ad un tendaggio da salone che si muove su una riloga a chiudere ed aprire una lastra da venti centimetri e piú... E pensate a quanto sarebbe difficile se non impossibile fargli fare tutta quella strada velocemente.  

Un otturatore centrale é decisamente piú piccolo, di molto. 

 

 

Poi io ho sempre avuto un dubbio su quanto un otturatore centrale intervenga sull'apertura impostata, in particolare con tempi veloci.

Se siamo vicini al tempo minimo impostabile, per buona parte del tempo l'otturatore fa da diaframma. 

Ma non ho mai letto nessun numero a riguardo.

a_

No andre_

troppo veloce per aver qualche minimo effetto sulla prestazione ottica e poi non è posizionato dove è ubicato il diaframma. Faccenda delicata non mi sbilancio oltre.

Sul fatto che il costo sia inferiore può anche essere, però dal punto di vista industriale: un obiettivo=un otturatore quindi meccanica e comandi da aggiungere in più alla costruzione ottica oltre che tener conto dell'otturatore stesso nello schema ottico (ma credo che questo sia il meno ... però... nonzo)

 

La mia Pentax 67 muoveva l'aria,ma il terribile non era tanto quella tovaglia che correva a destra e sinistra quanto la specchiera che saliva e scendeva CLOkloK. Roba da essere registrata dal sismografo. Eppure si fotografava, anche a mano libera. Confesso d'aver usato abbondantemente il treppiede e il comando di alzo specchio, e d'aver un po' di nostalgia per il rituale e soprattutto per quando arrivavano i rulli sviluppati dal laboratorio: le incazzature!!! 

E sì perchè le dia non perdonano e l'esposimetro della 67 dava "una indicazione di massima". Ora fare bracketing è una bella cosa, ma su 10 scatti di Velvia c'è poco da scialare. Vedi? Son nostalgico.

 

ciao

 

La mia Pentax 67 muoveva l'aria,ma il terribile non era tanto quella tovaglia che correva a destra e sinistra quanto la specchiera che saliva e scendeva CLOkloK. Roba da essere registrata dal sismografo.

Giá...

Io stavo addirettura pensando al tendone del palco della Scala che scorre davanti ad una lastra 10x12"... Metri di velluto.  

La specchiera poi era ancora un altro problema, che si aggiungeva anche a quasi tutte le medioformato (a parte le biottiche, che alla fin fine si complicavano la vita con il secondo obbiettivo proprio per evitare lo specchio).

a_