Nessuna parentela:
E' questa la sensazione di chi, dopo quattro SB800, metta mano alla scatola sigillata di un nuovissimo SB900, perfino a partire dalla custodia in materiale "softech" a due scomparti e tasca esterna, lunga ben 24cm, destinata al trasporto di un flash che torna alla tradizione Speedlight dei vecchi SB24-26, pesanti, a testa larga e più ricchi di funzioni che qualsiasi altro flash originale o universale della rispettiva epoca.
Se ogni "Nikon era" ha avuto il suo flash, come l'SB 16 per la F3 (TTLflash), l' SB24 per la F4 (motorizzazione e high tech), l' SB26 per la F90X (D-lightning e servoflash), se l'SB800 è stato il flash per la D2X (CLS)...
questo SB900 è il flash della nuova era Nikon, quella delle D3 e D700!!!
Parrebbe immediato pensare che, la maggior parte dei neo acquirenti di un SB900, siano in realtà provenienti dall'entusiasmante esperienza del CLS Nikon praticato con gli SB800 e/o 600, desiderosi di approdare alla più evidente delle modifiche apportate al pannello comandi di questo nuovo flash
e cioè l'introduzione della fatidica ghiera di selezione modalità flash (off/on/remote/master)
che consente un fulmineo passaggio dal funzionamento a flash singolo, a quello di Commander o di Slave dell'ormai famoso e riuscitissimo sistema wireless i-TTL della Nikon
la presenza, inoltre, di una rotella "endless" di regolazione, provvista del fondamentale tasto di conferma "OK" al centro,
consente istintive e velocissime regolazioni delle singole funzioni e modi di cui è ricchissimo questo nuovo Speedlight...
Ma la prima grande differenza rispetto la serie precedente di flash,
appare a mio avviso essere ben rappresentata dal "ta-tlack" della leva di blocco in slitta di questo SB-900, decisa e sonora, piuttosto che del precedente... "sguish" che tanti problemi di accoppiamento meccanico ben rappresentava nel sistema di bloccaggio degli SB800/600
Subito importante a mio avviso sottolineare un aspetto:
con questo SB900 Nikon inizia un modo innovativo (come sua abitudine) di concepire l'elettronica di un lampeggiatore...
mi pare infatti, dopo una lettura piuttosto attenta del piuttosto sintetico manuale di istruzioni (non per numero di pagine ma per la descrizione delle moltissime funzioni, poco dettagliata), di cogliere il senso per cui il reparto progettuale della casa di Tokio abbia deciso di riprogettare l'ottimo SB800:
- migliorare ergonomia e logica di accesso
- personalizzazione delle funzioni avanzate
- andare incontro alle esigenze degli utenti del formato FX
- ampliare il range di utilizzatori della commistione di luce flash a luce ambiente
Si tratta quindi di un nuovo approccio all'eterno problema del... "a me non piace fotografare col flash" a mio avviso risolto con delle soluzioni eccellenti e geniali nella loro semplicità (in casa Nikon),
a cominciare dalla grande testa (finalmente...gli obiettivi wide ringraziano)
che ruota senza limitazioni a 180° sia da destra che da sinistra (nell'SB800 a destra si bloccava a 90°),
per continuare col pannello comandi munito di un display non soltanto più ampio, ma più ricco di righe di comando
(a spese di una minima riduzione del corpo carattere) e arricchito da icone interattive utili a ricordare l'inserimento di determinate funzioni custom e addirittura del rilevamento termico degli accumulatori in uso,
e proseguendo con l'accostamento ai soliti pulsanti "mode" e "zoom" di tre semplicissimi tasti di navigazione tra le funzioni evidenziate in corrispondenza sul display
utilissimi in alcuni modi, come quello stroboscopico, con i quali nei precedenti modelli, bisognava tenere a memoria la sequenza di tasti da alternare per regolarne le complesse funzioni...
proseguendo con l'ampliata superficie dell'importantissimo rilevatore all' infrarosso (con le ultime reflex il limite della sensibilità degli esposimetri a luce ambiente si rende più evidente nelle basse luci, proprio dove l'illuminatore del SB900 riesce a cavare d'impiccio nel facilitare il funzionamento dell' AF)
ora munita anche di un segnalatore ad intermittenza (escludibile) dello stato di pronto lampo delle unità usate come remote in wireless mode.
La maggiore altezza della parabola di questo SB900 (rispetto al "vecchio" SB800)
e la riprogettazione dei diffusori (incorporato con schermo bianco riflettente) e di quello totalmente ridisegnato a calottina esterna (su cui ho disegnato una freccia di orientamento per evitare ridicoli tentativi di montaggio errato)
che adesso consentono, unitamente all'inaudita escursione di focali della parabola zoom motorizzata (da 12 a 200mm in DX, 17 a 200mm in FX) di arrivare ad un potere di copertura (sovrapponendo la calottina al diffusore a lastrina incorporato) che scende a valori impensabili come i 12mm in FX e gli 8mm del formato DX!!!
Ben 22 voci di personalizzazione nel nuovissimo menù custom, accessibile con una pressione prolungata per più di un secondo sul morbido tasto "OK": tra queste importantissima la possibilità di .... personalizzarle in un "Mio Menù" scegliendo quali fare o meno apparire Download attachment: 20081017-D3C_5743.jpg
non meno importante la possibilità di aggiornamento del firmware attraverso l'interazione con i corpi FX attualmente disponibili... Download attachment: 20081017-D3C_5744.jpg
Ma a mio giudizio l'innovazione più esaltante di questo flash consiste nella funzione descritta come "attivazione dello schema di illuminazione", praticamente una regolazione fine dell'ampiezza del fascio di luce emessa, tale da ottenere un'effetto a scelta tra una caduta di luce ai bordi immagine più o meno evidente per far risaltare o meno il soggetto rispetto allo Download attachment: 20081017-D3C_5747.jpg
Tre livelli di regolazione (standard di default, ponderata centrale, uniforme) per altrettanti livelli di potenza differenziati dell'emissione di luce!
Per non parlare poi della finezza di ben quattro regolazioni del modo A (quello che manca sugli SB600...tanto per intenderci... ), distinguendo tra Auto Aperture con e senza prelampi di valutazione (AA ha cura del bilanciamento tra soggetto e sfondo) e lettura Automatica con la cellula incorporata nel flash, sempre con o senza prelampi...
Download attachment: 20081017-D3C_5745.jpg
francamente mai vista tanta dovizia di regolazione su di un thyristore...!
Tanto per rimarcare la destinazione d'uso di questo flash poi, manca per la prima volta nella storia degli Speedlight Nikon, la presa per il cavo tripolare che per decenni era il solo modo di collegare in TTL più flash Nikon, attraverso lo zoccolo/multiconnettore AS10:
dall'SB 900 in poi, in casa Nikon non sono più previsti cavi...nemmeno per ultima ratio!
(anche se questa, a mio vedere, è più una carenza che un pregio...)
Download attachment: 20081017-D3C_5749.jpg
Andando a parlare poi del motivo più caratterizzante del Creative Light System Nikon, quello che ne fa qualcosa veramente di "so different",
cioè dell'efficienza del sistema di trasmissione in wireless dell'i-TTL flash, mi pare fin dalle prime prove fin qui attuate, anche superando davvero di tanto gli angoli di 30° "consigliati" dalle istruzioni, addirittura trovandosi con due slave alle spalle ed a più di 130° rispetto il master, se si osserva l'accortezza di mantenere le cellule di rilevamento in posizione propizia, questo SB900 da Commander funzioni davvero molto bene...
Mi riservo di fare delle prove tenendolo da slave, Download attachment: 20081017-D3C_5750.jpg
per vedere fino a che punto la fotocellula più..."affiorante" dallo chassis (rispetto quella degli SB800) possa aiutare a risolvere anche le situazioni più ostiche, nelle quali gli 800 qualche volta si perdevano un tantino...
Di fatto la possibilità di inserirsi in un sistema di cui fanno parte flash di destinazione d'uso e prezzo totalmente differenti, come sono oltre agli SB800 i 600 e i macro SBR200, con tutti i quali il nuovo SB900 continua a colloquiare pienamente, realizza delle possibili commistioni che rendono possibile a tutti l'opportunità di provare un sistema multiflash di trasmissione senza cavo di tutte le informazioni più evolute che si possano desiderare...
Un flash, suggerisce Nikon,
oggi si usa molto più in luce piena diurna, quella ricca di ombre nette, per schiarire: ed il nuovo SB900 con la sua notevole propensione alle regolazioni fini, non si sottrae alla regola, dando fin da subito ed in automatismo totale la risposta migliore per evitare di ..."farsi notare troppo"
nella foto in cui ci si aspetta una prevalenza di luce ambiente
o per indirizzare l'attenzione dell'osservatore su di una zona precisa...
Oppure per accentuare la tridimensionalità creata sul soggetto da un diaframma molto aperto
...ancora, per poter scegliere tra una silhouette in controluce
o la possibilità di sommare la luce ambiente a quella flash, in maniera da rendere uniforme il soggetto
...senza stravolgerlo...
Nikon, con questo SB900, Download attachment: 20081017-D3C_5748.jpg
dà prova di aver compreso le richieste precise di chi usa i flash in maniera sistematica,
non puntando esclusivamente alle prestazioni di pura potenza (che in certe modalità è inferiore a quella del SB800, mentre in altre la eguaglia)
ma alla rinnovata ergonomia, decisamente migliorata, specie rispetto l'infelice multiselettore degli SB800, grazie all'introduzione di selettore funzione e rotella superveloce di regolazione.
(il selettore è provvisto di blocco salendo dalla posizione standard a quella di remote, per evitare inserimenti accidentali della stessa).
Chi usa macchine FX si ritrova ad avere un'ampiezza di copertura flash senza precedenti nella recente storia digitale ed un sistema automatico (o, a scelta, manuale) di riconoscimento dx-fx...
La logica delle funzioni è tutta a vantaggio dell'indipendenza del flash dalle regolazioni on-camera: che si integrano ed aggiungono, ma non ci sono più questioni di priorità al flash o ai menù delle varie DSLR...
I tre tasti di navigazione, in puro stile cellulare..., sono un'innovazione che facilita enormemente l'immediatezza di apprendimento delle funzioni che non si usano spesso.
Blocco dei tasti e reset delle regolazioni sono adesso più semplici da richiamare che un tempo.
Acusticamente il condensatore "fischia" in maniera del tutto diversa da quella dei fratelli anziani: ritengo si tratti di un componente iperefficiente dato che i tempi di ricarica sono davvero ridotti, tanto da non far rimpiangere l'assenza della quinta batteria, che risultava essere comunque un sistema un po' raffazzonato di risoluzione degli evidenti problemi di alimentazione dell' SB800 (quelli che lo portavano a surriscaldare talmente gli elementi da rischiare l'ustione ).
Insomma...il Nikon Speedlight SB900 è un flash che guarda avanti e non all'indietro: oltre alla mancanza della presa tripolare per collegamenti "wired" con altri flash, non consente l'utilizzo in TTL con macchine che non supportino il CLS e non trasmette in d-TTL con tutte quelle macchine digitali come la serie D1 e le D100 che utilizzavano questo protocollo....: un duro colpo verso l'integrazione di sistema rispetto i precedenti SB800/600, ma....
THE SHOW MUST GO ON....! chi possegga una di queste macchine fotografiche potrà usare il 900 "solo" in A ed M mode.
Mi piacciono inoltre di questo flash:
- la rinnovata interfaccia grafica
- la logica di impostazione delle funzioni custom
- la regolabilità dell'ampiezza del fascio di luce
- la stabilità dell'alimentazione
Invece non mi piacciono
- la mancanza sullo chassis del tasto Modeling, attivabile solo da menù ... al posto del check flash: erano due comandi da lasciare entrambi disponibili, considerata anche la grande quantità di tasti presenti
- la mancanza di un'indicazione precisa dello stato delle batterie: non ci voleva molto spazio con tutte quelle icone!
- il materiale plastico utilizzato: mi sembra molto, molto più fragile di quello ... di prima!
- l'assenza della presa tripolare: un'occasione in meno...
- il baricentro spostato invariabilmente verso l'alto e più che l'ingombro, la distribuzione del peso che con macchine "corte" come le D300 e 700, a flash innestato farà fare "altalena" attorno alla tracolla!
Voi che ne dite?
© Max Aquila per Nikonland 2008
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